Ieri sono stato in Google Italia, è già l’articolo potrebbe finire così, perché: che figata non ci ero mai stato.
Ci sono andato per assistere all’evento creato da Nohup, azienda con cui mi è capitato di collaborare in passato, che trattava il tema ormai sulla bocca di tutti: “La Generative AI: casi concreti a beneficio del business”.
Come ormai ben sappiamo questa è la tecnologia che più di tutte sta rivoluzionando il mondo del lavoro e il modo di pensare degli ultimi tempi, quindi sto cercando di partecipare a più eventi possibili per poter confrontare le differenti modalità di utilizzo delle varie aziende.
Nell’evento si è trattato di come l’ai può essere applicata al business, raccontando tutti quelli che sono i benefici che può portare e in quali settori viene già ampliamente utilizzata e trattando gli esempi concreti del chatbot di Obi (spoilerato da Riccardo Fabbri e approfondito da Daniele Frattini) o del chatbot per migliorare il proprio inglese (presentato da Simon Criswich, insegnante di My English School).
Argomento importantissimo, che in parte sembra sempre un pò marginale quando si parla di Ai è l’etica, che è stato trattato da Darya Majidi, che ha fatto notare come il settore tecnologico e l’ai in particolare sembra sempre più in mano agli uomini che alle donne, per cui stanno creando degli eventi proprio per poter far si che anche esse vengano attratte maggiormente.
Per una maggiore inclusività da parte delle ai è indispensabile avere una maggiore varietà di utilizzatori, per evitare che le ai vengano sviluppate con dei preconcetti che l’essere umano ancora purtroppo ha.
Sono infatti stati portati dei concetti su come le intelligenze artificiali usati per il riconoscimenti di persone pericolose identificasse maggiormente le persone di colore in esse, oppure se gli si chiedesse di creare un’ ‘immagine per la pubblicità di un motoveicolo venisse associata ad essa una donna seminuda al posto di un uomo.
Per concludere la serata, abbiamo fatto un aperitivo nella trattoria di Google per scambiare due chiacchiere con i partecipanti e fare un pò di networking.